Case study di Nanoleaf nella newsletter per sviluppatori

Nanoleaf, pioniera della tecnologia per la smart home, è leader nell'illuminazione smart. Con una presenza globale in oltre 100 paesi e oltre 200 rivenditori e 18 brevetti di design e utilità, Nanoleaf innova continuamente per offrire esperienze piacevoli. I suoi prodotti vengono controllati tramite l'app Nanoleaf, con oltre 1 milione di utenti e oltre 500.000 download dal Play Store.
Le nuove API Home di Google sfruttano la potenza degli indicatori dei dispositivi proprietari e dell'automazione intelligente di Google Home. Le API consentono agli sviluppatori di integrare le routine di automazione direttamente nelle proprie app, sbloccando esperienze più ricche e sensibili al contesto su 600 milioni di dispositivi.
Google Home e Nanoleaf hanno unito le forze per sfruttare le API di Home e migliorare l'esperienza utente di uno dei prodotti principali di Nanoleaf.
La sfida
Il popolare dispositivo 4D Screen Mirror di Nanoleaf consente agli utenti di sincronizzare i colori della TV con le luci Nanoleaf circostanti, aggiungendo una retroilluminazione vivace e dinamica ai loro programmi, film e videogiochi preferiti. Una volta attivato, Nanoleaf 4D offre agli utenti un'esperienza di intrattenimento magica e coinvolgente unica per la smart home. Tuttavia, l'esperienza è stata limitata da due fattori chiave: una procedura di configurazione tediosa e la mancanza di controllo vocale senza integrazione della smart home.
Cosa è stato fatto
Risultati
L'integrazione delle API di Google Home nell'app Nanoleaf ha già iniziato a trasformare l'esperienza utente, a partire dai proprietari di Nanoleaf 4D.
La creazione di esperienze cinematografiche automatiche con Nanoleaf 4D è diventata più intuitiva e semplice. Anche se è ancora presto (questa funzionalità è attualmente disponibile solo su Android), le API Home hanno consentito al team di prodotto di Nanoleaf di ideare soluzioni precedentemente irraggiungibili, aprendo la strada a futuri aggiornamenti di app e funzionalità.
Per ulteriori dettagli, consulta il case study di Nanoleaf.